20.2.09

Il diavolo nella rete

SE fossi un complottista direi che è in atto un'operazone di criminalizzazione della rete.


SE fossi un complottista mi basterebbe far notare che le fonti sono i cosiddetti "media tradizionali".


SE fossi un complottista...


Forse certe cose le noto perchè NON sono un complottista.

11.8.08

Help desk...


Hat tip: Disinformatico.

28.5.08

Captain Caveman vota Obama



Quello che parlava della fine della storia, presente?
Mah, contento Obama...

18.5.08

Post post-Elezioni

Giuliano FerraraResistendo all'assimilazione da parte della scrivania, riesco a mettere insieme queste due righe. Cosa è successo. Di analisi sui risultati elettorali ne sono state fatte a iosa, ormai. Molte argute, alcune interessanti, troppe scontate.
Ho trovato - tra tutte - due che mi hanno fornito un ispirazione coerente con certe mie attenzioni e con il senso di questo blog, analisi che mi sento di completare e collegare con alcune mie riflessioni. Anzitutto la prima analisi riportata dal noto network di Capezzone, nella rassegna stampa si cita un articolo de "Il Giornale". La seconda invece è un analisi "a botta calda" degli ottimi Regalzi & Lalli. Che dire, sembrano analisi di segno opposto, una che celebra la scomparsa dell'ambientalismo ottuso e ideologico che inquinava la vita politica (e non solo quella) italiana da circa trent'anni, l'altra invece segnala la débâcle - melglio, la catastrofe - elettorale dell'elefantino e della sua lista antiabortista. Nessuna relazione? "In My Humble Opinion" la relazione c'è, e non è da sottovalutare. Se infatti da un lato c'è da rallegrarsi per aver perso un non rimpiangibile "signor no" (come lo chiama Battaglia), dall'altra si registra, anzi si misura, unità per unità, il peso della superstizione e dell'ignoranza in Italia: 135'578 votanti, pari allo 0.029% (ripeto: zero virgola zero ventinove percento) dell'elettorato. Da un lato abbiamo quindi la sparizione di quell'ottusità ambientalista / marxista che, in nome di non si sa bene quale ecologia (probabilmente quella della lotta di classe), non solo ha gravato il progresso scientifico e tecnologico di una non richiesta palla al piede, ma ha finito per provocare catasrofi nel presente e nel futuro ben peggiori dei deliri antiscientifici che essi stessi ci proponevano.

"Un evento improvviso ha tuttavia accelerato l’impatto della crisi energetica sulla nostra vita quotidiana: e cioè la simultanea conversione delle sterminate colture americane, brasiliane e asiatiche di frumento, mais, riso, sorgo, orzo, canna da zucchero, barbabietole e patate dall’impiego alimentare a quello energetico. Ciò ha portato a un’impennata dei prezzi d’innumerevoli generi alimentari, cui altre ne seguiranno a breve e cui la nostra classe dirigente ha saputo reagire, come sempre, solo con le sue solite trombonate: invettive e denunce contro gli “speculatori”, presunti responsabili dei rincari."
Dal blog di Luigi De Marchi.

Quanto sopra con buona pace di chi cercava di salvare il mondo con le "fonti energetiche alternative". Dall'altro lato invece abbiamo la dimostrazione che le istanze illibertarie di carattere religioso sono esclusive di una minoranza la cui rumorosità è inversamente proporzionale al peso della minoranza stessa. Ben pochi (e quando dico "pochi" intendo "veramente pochi") sono disposti a credere all'equazione aborto = omicidio (con tutte le conseguenze di carattere diffamatorio che ne conseguono), e che l'aborto sia un "genocidio" (senza naturalmente considerare l'oltraggio che questo principio è - di per sè stesso - nei confronti di chi un genocidio lo rischia veramente o ne subisce o ha subito le conseguenze: a questo proposito è interessante osservare l'emblematico silenzio sulle pesanti critiche rivolte dalle comunità ebraiche a questo papa imprudente e presuntuoso, quando per la prima volta ha proposto la scellerata equazione).
Ma qual'è la relazione? Entrambe le istanze cancellate dalla vita politica italiana sono istanze luddiste o tecnofobe: siano esse bioluddiste, come i pasdaran di Ferrara e Socci o tecnofofobiche e "regressiste" come i verdi, la sostanza non cambia.
La politica contro il progresso è stata buttata fuori dal parlamento.
La lotta contro la tecnologia e la modernità, foriera di catastrofi come quella ben delineata da De Marchi, ha subito un colpo d'arresto, almeno qui. Non so quanto questo possa pesare in realtà: la folle ideologia religiosa della "natura" e della "vita a tutti i costi" sommata ai veti anti-energetici, anti-scienza, anti-ricerca e alle manipolazioni dei dati scientifici da parte dei c. d. "ambientalisti" ci sta già spingendo sull'orlo della catastrofe. Ma almeno la politica italiana dovrà ora fare i conti con questo fatto, quando si troverà a decidere "a chi", "a cosa" e "dove" destinare i propri finanziamenti.
E' qui interessante peraltro segnalare interessanti sinergie. Gli ambientalisti e i religiosi mirano alla tecnologia, alla scienza, al progresso: per colpa degli ambientalisti importiamo elettricità (nucleare) a caro prezzo e siamo costretti a chinare il capo davanti a fanatici religiosi per avere l'irrinunciabile e costosissimo petrolio. Un ricatto energetico e anche politico, mentre le risorse altrimenti destinate alla ricerca vengono risucchiate dal fabbisogno energetico o bloccate da leggi d'ispirazione religiosa. Ancora un odioso effetto a spirale, come altri di cui ho parlato .
Il risultato è che diventiamo sempre più poveri e più ignoranti, esattamente come i buoni pastori vogliono che siano le loro pecorelle.

9.1.08

Da non credersi...

"Abbiate pazienza con noi umani - ci stiamo ancora evolvendo"
"Ricercatori scoprono che gli esseri umani sono cambiati in maniera significativa nei soli ultimi 1500 anni circa.
Gli scienziati che fanno ricerca sull'evoluzione della vita sulla terra non guardano solo nello specchietto retrovisore. L'evoluzione attraverso la selezione naturale, che ha dato forma al mondo biologico, è tutt'oggi attiva. Guida l'adattamento delle piante e degli animali ai cambiamenti climatici. Influenza il modo in cui le specie in pericolo d'estinzione rispondono ai programmi di conservazione. Sta cambiando la specie umana in modi insospettabili."

L'articolo prosegue descrivendo come nuovi dati accumulati su mutazioni recenti nel genoma umano stravolgano l'idea che che gli uomini moderni si siano evoluti poco o nulla da quando partirono dall'Africa 40000 anni fa e che, anzi, l'evoluzione umana abbia subito un'accellerazione notevole da allora: gli uomini d'ggi non sono più gli stessi di 1000 o 2000 anni fa.
La conclusione, per bocca di autorevoli ricercatori di autorevoli istituti, è che non possiamo pensare che la forma attuale delle forme di vita sulla terra sia quella definitiva, anzi...

Cosa c'è di speciale in questo articolo? Cos'è che non era prevedibile o immaginabile?
Che apparisse su un sito che si chiama "Christian Science Monitor" (lo confesso, ero a caccia di cazzate).
Forse che il virus dell'onerstà intellettuale sta colpendo anche i religiosi?
Chi vivrà vedrà.

bye

25.10.07

H+

Ficcanasando tra i blog di Tocque-Ville, inciampo in questa gustosa intervista a Riccardo Campa, presidente dell'AIT.
"I transumanisti sono balzati agli onori della cronaca dopo essere stati definiti, da Francis Fukuyama, l’organizzazione più pericolosa del mondo." Beh, forse Captain Caveman si è scordato della Massoneria e del GCPGU, il Grande Complotto Pluto-Giudaico Universale, ma fa nulla. Tanto a chi importano le sparate di uno che aveva predetto la fine della storia? Tranne che a quelli come lui, chiaro...
Ma il veleno che i trogloditi sputano a mo' di chimera (loro si) parte lama e parte cobra (insomma di umano manco l'ombra, ominide, magari...) arriva a livelli che ignoravo: l'intervistatrice mi rende edotto che "Nel tanto contestato test di ammissione alle facoltà di medicina è stata inserita una domanda sul transumanesimo."
Ohibò! Vuoi vedere che...
"Da un lato, questa scelta testimonia un’attenzione nei vostri confronti, dall’altro, è però evidente che si tratta di una domanda contro di voi."
Ok, come non detto.
La risposta di Campa è illuminante: "A me pare una domanda scandalosa, anche se va sottolineato che è stata costruita in modo piuttosto furbo. Il candidato non è chiamato ad esprimere un parere ideologico. Gli viene soltanto chiesto di risolvere un quiz logico. La premessa, tratta da uno scritto di Fukuyama (The Artist Formerly Known As Captain Caveman, ndT*) (...) Poi, si chiede al candidato di trovare la risposta logicamente coerente con questa premessa, tra le cinque fornite. Quattro tesi sono (più o meno) transumaniste e quindi “sbagliate”. Quella “giusta” è invece la tesi bioluddista. In pratica, arriviamo al paradosso che 70.000 aspiranti medici di una potenza industriale del mondo occidentale devono concludere che le biotecnologie sono pericolose, se vogliono accedere agli studi."
E rincara (giustamente) la dose: "Anche se la questione è ridotta ad un fatto di coerenza logica, va rilevato che la premessa non è scienza. E’ pura ideologia passatista. Provate ad immaginare se nel test ci fosse stata una domanda con una premessa di un ideologo nazista e il candidato, per passare l’esame, avesse dovuto mettere una crocetta su un’affermazione del tipo: «è evidente la superiorità della razza ariana»."
Inoltre: "La triste vicenda mi consente, comunque, di chiarire un punto importante. Intanto, i transumanisti non pensano affatto di sapere cosa costituisca un buon essere umano. Noi vogliamo lasciare agli individui e ai popoli la libertà di scegliere (capito, Captain Caveman? ndt*) che cosa fare con i propri corpi e il proprio materiale genetico. Poi sarà l’insieme delle libere decisioni ad indirizzare l’evoluzione. Aggiungo che l’idea stessa che l’accesso dei cittadini alle università debba essere diretto e deciso da un ministero si scontra con la nostra filosofia libertaria."
Amen.
L'intervista poi prosegue con Campa che spiega a grandi linee l'idea transumanista, e conclude con una citazione di Angelo Maria Petroni da incorniciare riguardo alla bioetica laica (distinta dagli abbracadabra dei medicine-men di trastevere. E di Captain Caveman, ovviamente): "diversamente da quanto fanno la gran parte delle etiche fondate su principi religiosi, la visione laica considera che il progresso della conoscenza sia esso stesso un valore etico fondamentale".

Amen, ancora.
(* = nota del tecnocrate)

P. S.: Penso che dovro ricredermi su Tocque-Ville...

9.10.07

L'amaro in bocca.

Mario Renato Capecchi vince il premio nobel per la medicina. Fa piacere sapere che ad un italo-americano venga riconosciuta una tale onorificenza, chiamatelo "orgoglio patrio", se volete: forse è proprio così.Peccato che l'orgoglio patrio venga eclissato dalla semplice considerazione che in Italia il Nostro non avrebbe potuto fare nulla, bloccato da una legge degna di un branco di cavernicoli, succubi di stregoni con il sonaglio al piede e l'anello al naso.Si, signori: Mario Renato Capecchi ha vinto il nobel per le ricerche sulle staminali. Di topo, azzarderà qualcuno. Certo, ma si sa che il fine di certe ricerche è aprire la porta ad altre ricerche. Porte che da noi rimangono chiuse con i chiodi. Chiodi che l'intera società è costretta a sopportare nelle proprie carni, quando i malati chiedono cure migliori, quando si chiede di terminare la propria esistenza in dignità, quando i familiari di queste persone pagano con il loro dolore, con le loro vite distrutte una folle e disumana ideologia della vita a tutti i costi e della sofferenza come valore.Ancora una volta, per gli italiani vale il detto evangelico del "nemo propheta in patria". Ma chi vorrebbe essere profeta in una patria simile?